Tra gli inestetismi in assoluto più fastidiosi e temuti, soprattutto dalla popolazione femminile, vi sono sicuramente i capillari delle gambe.
Chiamati propriamente teleangectasie, essi sono dovuti ad un’eccessiva pressione nel circolo venoso periferico che ne determina la dilatazione; questa condizione determina la formazione di un sottile reticolo violaceo che quindi è dovuto all’eccesso di sangue presente nel vaso.
La sede di presentazione tipica è quella dell’esterno coscia e della zona subito superiore al malleolo mediale della caviglia, anche se non è raro il riscontro di teleangectasie anche in altre zone come la fossa poplitea (la losanga di cute retrostante al ginocchio).
Nella maggior parte dei casi, i capillari evidenti rappresentano un problema di natura prettamente estetica, tuttavia in alcuni casi essi possono costituire un vero e proprio campanello d’allarme per patologie vascolari che potrebbero richiedere un approfondimento.
Cose sono le teleangectasie o capillari evidenti
Le teleangectasie sono definite come la cronica dilatazione di un capillare o di una venula superficiale in assenza di neo-angiogenesi. Differiscono dalle più vistose varici per la dimensione minore e per il carattere della dilatazione, che nel secondo caso è configurabile più che altro come “sfiancamento”.
Da un punto di vista estetico sono riconoscibili sulla superficie delle gambe come un reticolato di colore scuro e di modesta superficie, spesso localizzato in alcune zone tipiche quali:
- Fossa poplitea (parte interna del ginocchio)
- Malleolo mediale (lato interno della caviglia)
- Parte esterna della coscia.
Il calibro delle venule interessate varia tra 0,3 e 1,5 millimetri, ed il colore del reticolo può andare dal rosso, al bluastro, al violaceo fino al verdone.
Cause dei capillari sulle gambe
La causa delle teleangectasie è da ricondursi ad un aumento pressorio nel circolo venoso della zona di insorgenza, che determina la dilatazione dei capillari e quindi la formazione del reticolo.
Nonostante questa condizione non sia solitamente riconducibile ad alterazioni patologiche degne di nota, in alcuni casi essa può essere la manifestazione di un problema vascolare rilevante, che andrà diagnosticato e curato con priorità maggiore rispetto ai trattamenti di natura estetica.
Alcune delle cause che possono determinare la formazione delle teleangectasie sono:
- Gravidanze in corso o gravidanze passate
- Età superiore ai 50 anni
- Familiarità
- Sesso femminile
- Alterazioni ormonali
- aumento dei livelli di estrogeni e progesterone (ad esempio in chi assume la pillola anticoncezionale)
- riduzione dei livelli di estrogeni e progesterone (ad esempio in menopausa)
- Insufficienza venosa cronica, a sua volta legata a:
- età avanzata
- stato di obesità
- stile di vita sedentario
- Stile di vita poco attivo
- Attività professionale svolta in piedi o vicino a fonti di calore (ad esempio il forno).
Sono invece cause minori:
- Eccessiva esposizione al sole o comunque a temperature elevate
- Traumi accidentali dell’arto inferiore
- Alcolismo cronico
- Malattie del fegato
- Concomitante presenza di cellulite.
Da un punto di vista medico (e non strettamente estetico) va sottolineato che la presenza di teleangectasie rappresenta un primissimo stadio di insufficienza venosa cronica dell’arto inferiore, ed in quanto tale è importante monitorare nel tempo la condizione confrontandosi con il proprio Medico curante per prevenire le conseguenze del caso (vene varicose, ulcere venose…).
Trattamento dei capillari delle gambe
Prima ancora di pensare alla rimozione delle teleangectasie, occorre fare un passo indietro ed accertarsi della diagnosi, avendo cura di inquadrare il caso in un eventuale contesto patologico maggiore: la cura della causa scatenante, infatti, potrebbe determinare un concomitante ed immediato miglioramento del quadro estetico (alcuni esempi sono l’insufficienza venosa cronica e la teleangectasia vicina ad aree di cellulite).
Il trattamento delle teleangectasie deve quindi essere scelto sulla base della situazione di ogni singolo paziente, basandosi sulla severità dei sintomi e sulla causa patologica che ne sta alla base.
Scleroterapia o terapia sclerosante
La scleroterapia consiste nell’iniezione di una particolare sostanza all’interno dei capillari che ne determina l’occlusione e la scomparsa, a causa di un processo infiammatorio che ne media la morte controllata. Si effettua tramite semplici punture con un ago molto sottile.
Di solito servono sedute multiple, che vanno separate in intervalli lunghi circa 4 settimane tra un intervento e l’altro. Si effettuano senza anestesia e vengono effettuate in regime ambulatoriale.
Terapia farmacologica
Qualora non vi siano i presupposti per l’adozione delle metodiche invasive di trattamento delle teleangectasie, l’Angiologo potrà prescrivere specifici farmaci fleboprotettori (come l’oxerutina o il venoruton) che potrebbero migliorare sensibilmente il decorso della condizione.
Trattamento dei capillari delle gambe a Napoli con CardioCenter
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Dr Giuseppe Lavecchia – Specialista in Cardiologia
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