Pressione alta cause e sintomi

Pressione alta, quali sono le cause e i sintomi?

L’ipertensione, comunemente nota come “pressione alta”, è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, che a loro volta rappresentano una delle principali cause di mortalità nel mondo occidentale.

Spesso definita come “killer silenzioso” a causa della sua natura asintomatica (almeno nelle fasi iniziali), l’ipertensione può danneggiare seriamente il cuore, i vasi sanguigni e altri organi vitali se non viene adeguatamente gestita.

Cosa significa avere la pressione alta

La pressione arteriosa, semplificando, è la forza con cui il sangue viene spinto contro le pareti delle arterie dalla pompa cardiaca. Questa pressione è essenziale per far circolare il sangue in tutti i distretti del corpo, ma quando i suoi valori superano i limiti normali, si parla di ipertensione.

La pressione arteriosa viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) ed è espressa attraverso due valori: la pressione sistolica o massima (quando il cuore batte), e la pressione diastolica o minima (quando il cuore è a riposo tra un battito e l’altro).

Le cause della pressione alta

Le cause dell’ipertensione possono essere suddivise in due categorie:

  • Ipertensione primaria: rappresenta la maggioranza dei casi e non ha un’unica causa diretta. Si sviluppa gradualmente con l’avanzare dell’età e può essere influenzata da fattori genetici, dieta, stile di vita sedentario, eccessivo consumo di alcol, stress ed eccessivo peso corporeo.
  • Ipertensione secondaria: rappresenta una netta minoranza dei casi. Questa forma di ipertensione è causata in via diretta da condizioni mediche specifiche come malattie renali, disturbi endocrini, sindrome delle apnee ostruttive del sonno, tumori delle ghiandole surrenali, o dall’uso di alcuni farmaci.

I sintomi della pressione alta

Una delle caratteristiche più insidiose dell’ipertensione è la sua tendenza a non manifestare sintomi evidenti nelle fasi iniziali, il che rende difficile la diagnosi precoce.

Tuttavia, quando la pressione arteriosa raggiunge livelli molto alti, possono comparire sintomi come:

  • mal di testa
  • vertigini
  • visione offuscata
  • difficoltà respiratorie
  • dolore toracico ed epistassi (sanguinamento dal naso).

In alcuni casi, questi sintomi possono essere precursori di una crisi ipertensiva, una situazione di emergenza medica che richiede un intervento immediato.

Quali sono i valori di riferimento

Secondo le linee guida internazionali, i valori normali della pressione arteriosa per un adulto sano sono:

  • Pressione ottimale: sistolica <120 mmHg e diastolica <80 mmHg
  • Pressione normale: sistolica 120-129 mmHg e diastolica 80-84 mmHg
  • Pressione normale borderline: sistolica 130-139 mmHg e diastolica 85-89 mmHg

Per quanto riguarda le soglie patologiche:

  • Ipertensione di grado 1: sistolica 140-159 mmHg e diastolica 90-99 mmHg
  • Ipertensione di grado 2: sistolica 160-179 mmHg e diastolica 100-109 mmHg
  • Ipertensione di grado 3: sistolica ≥180 mmHg e diastolica ≥110 mmHg

Quando preoccuparsi

L’ipertensione diventa particolarmente preoccupante quando i valori superano i 140/90 mmHg in maniera persistente. Questo livello di pressione può danneggiare i vasi sanguigni, il cuore, i reni e altri organi vitali nel tempo.

Un monitoraggio con un chuck-up ipertensione regolare è fondamentale per identificare l’ipertensione e iniziare un trattamento adeguato a evitare complicanze a lungo termine.

Cosa bisogna fare quando si ha la pressione alta?

Quando si riscontra una pressione sanguigna elevata è senz’altro importante:

  • Consultare un medico — la misurazione in ambulatorio consente infatti un corretto rilevamento delle misure, utilizzando strumenti di qualità adeguata.
  • Modificare lo stile di vita — ridurre il consumo di sale, perdere peso, praticare esercizio fisico regolare e limitare l’assunzione di alcol sono interventi chiave che vanno adottati ancor prima della diagnosi di ipertensione.
  • Monitorare regolarmente la pressione — tenere traccia dei valori pressori consente di valutare l’efficacia delle misure adottate (anche di quelle farmacologiche) e rilevare eventuali peggioramenti.

In caso di ipertensione bisogna stare a riposo?

In presenza di una crisi ipertensiva o di sintomi associati, è consigliabile innanzitutto cercare assistenza medica qualificata e ridurre al minimo gli sforzi fino a quando la pressione non viene stabilizzata.

Per quanto riguarda invece la gestione a lungo termine dell’ipertensione, la pratica di esercizio fisico regolare è raccomandabile per migliorare la salute cardiovascolare.

Diagnosi

Per la diagnosi e il monitoraggio dell’ipertensione vengono utilizzati diversi strumenti e test:

  • Misurazione della pressione — il primo passo nella diagnosi è la misurazione accurata della pressione arteriosa, meglio se effettuata in diverse occasioni con diario scritto.
  • Holter pressorio delle 24 ore — questo esame consente di monitorare la pressione arteriosa continuamente per 24 ore, fornendo un quadro completo delle variazioni pressorie nel corso della giornata.
  • Esami ematochimici — tipicamente possono venire eseguiti test per valutare glicemia basale, profilo lipidico, elettroliti, creatinina, clearance della creatinina, emocromo ed esame urine con microalbuminuria.
  • Elettrocardiogramma (ECG) — utilizzato per valutare l’attività elettrica del cuore e rilevare eventuali segni di danno cardiaco.
  • Ecocardiogramma — un esame ecografico che consente di valutare la funzione e la struttura del cuore.
  • Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (ECO TSA) — un esame ecografico che valuta lo stato delle arterie carotidi e vertebrali.
  • Fundus oculi — l’esame del fondo dell’occhio può rilevare segni di danno ai vasi sanguigni a livello retinico causati dall’ipertensione.

Come curare la pressione alta

La terapia per l’ipertensione include cambiamenti nello stile di vita, l’utilizzo di farmaci o tipicamente una combinazione di entrambi. I farmaci di più comune adozione includono diuretici, ACE-inibitori, calcio-antagonisti, sartani e beta-bloccanti.

Il trattamento viene personalizzato in base al profilo del paziente, alla presenza di altre condizioni mediche e alla risposta ai farmaci.

Prevenzione

Prevenire l’ipertensione è possibile attraverso uno stile di vita sano. Ciò include:

  • una dieta equilibrata a basso contenuto di sodio
  • esercizio fisico regolare
  • mantenimento di un peso corporeo sano
  • limitazione del consumo di alcol e gestione dello stress (pratiche di mindfulness, esercizi di respirazione).

È inoltre importante monitorare regolarmente la pressione arteriosa, soprattutto in presenza di fattori di rischio come l’obesità o la familiarità con l’ipertensione.

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Bibliografia

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