L’aterosclerosi è una malattia cronica che interessa le arterie di medio e grosso calibro: può avere diverse cause e conseguenze anche gravi.
In Italia e in molti altri paesi occidentali è una delle patologie vascolari più diffuse e rappresenta un problema sanitario di primaria importanza poiché è la concausa di malattie molto gravi, come l’infarto e l’ictus.
Cos’è l’aterosclerosi
L’aterosclerosi è una malattia dei vasi sanguigni che consiste nella formazione di placche (chiamate in gergo ateromi) costituite da sostanze come il colesterolo, la fibrina e dalle calcificazioni che possono formarsi sullo strato interno della parete aortica (intima).
L’aterosclerosi si manifesta principalmente nei vasi di maggior volume, come ad esempio:
- le carotidi
- l’aorta
- le coronarie
- le arterie dell’arto inferiore.
Le manifestazioni cliniche dipendono principalmente da fatto che l’ateroma, essendo una struttura ingombrante, riduce il lume del vaso formando un vero e proprio restringimento che determina una riduzione del flusso ematico rispetto agli organi irrorati.
Altre conseguenze possono derivare dal distacco dell’ateroma, con esiti di tipo embolico, e dall’aumentata pressione arteriosa a monte del restringimento.
Nel linguaggio comune questa patologia viene spesso confusa con l’arteriosclerosi, con la “i”, un fenomeno che possiamo definire fisiologico e che consiste nella progressiva riduzione dell’elasticità delle arterie dovuta all’avanzare dell’età, ma che non ha nulla a che vedere con le famose “placche dei vasi”.
L’arteriosclerosi può determinare un aumento della pressione, che però in questo caso può essere controllato mediante semplici accorgimenti nello stile di vita.
Cause dell’aterosclerosi
L’aterosclerosi è in un gran numero di casi una scelta personale: ciò significa, in una chiave provocatoria, che ognuno di noi può prevenire, correggere e minimizzare le conseguenze di questa patologia attraverso la correzione dei singoli fattori di rischio e l’attenzione allo stile di vita.
Nonostante l’indurimento della parete delle arterie (arteriosclerosi) e quindi l’età, che ha un ruolo fondamentale nella patogenesi, lo sviluppo dell’aterosclerosi è facilitato da:
- abitudine al fumo di sigaretta
- dieta squilibrata, povera in frutta e verdura ma ricca in:
- calorie
- grassi saturi (burro, formaggi…)
- colesterolo
- sale
- zucchero
- vita sedentaria (scarso o nullo esercizio fisico)
- obesità
- consumo di alcol eccessivo.
Altri fattori di rischio che invece non dipendono dallo stile di vita sono:
- familiarità per eventi cardiovascolari
- alterato profilo lipidico (dislipidemia e ipercolesterolemia)
- pressione alta (ipertensione arteriosa)
- diabete
- sesso maschile.
Conseguenze dell’aterosclerosi
L’aterosclerosi viene spesso definita come una malattia subdola perché può non dare disturbi di alcun tipo fino a quando il restringimento non diventa importante, rendendo insufficiente la perfusione degli organi e dei tessuti a valle.
A quel punto, però, il quadro è già piuttosto grave, con manifestazioni quali:
- l’infarto del miocardio o l’angina pectoris, qualora l’aterosclerosi riguardi le arterie coronarie
- l’ictus cerebrale o l’attacco ischemico transitorio (TIA), qualora la placca si trovi nelle arterie carotidi
- l’arteriopatia obliterante degli arti inferiori, nel caso in cui il distretto interessato sia ad esempio quello dell’arteria femorale.
Come prevenire l’aterosclerosi
Nonostante il quadro clinico della malattia sia silente per molto tempo, e quindi l’aterosclerosi sia difficile da riconoscere, la “buona notizia” è che si tratta di una patologia assolutamente prevenibile con aggiustamenti nelle scelte quotidiane che nella stragrande maggioranza dei casi possono scongiurare le complicanze.
Alcune delle pratiche che possono ridurre il rischio di aterosclerosi sono:
- evitare il consumo di bevande alcoliche
- non fumare
- evitare alimenti ricchi in grassi saturi, quali:
- insaccati
- carne rossa
- burro
- panna
- formaggi
- dolci e biscotti a base di burro
- consumare alimenti ricchi di grassi polinsaturi (grassi buoni), quali:
- pesce azzurro
- avocado
- noci
- semi
- mantenere il proprio peso forma
- mantenersi fisicamente attivi
- non utilizzare sostanze stupefacenti, soprattutto se ad azione eccitante (cocaina, amfetamine…)
- controllare lo stress, anche utilizzando tecniche di rilassamento.
Come diagnosticare l’aterosclerosi
L’aterosclerosi è una malattia che viene solitamente esplorata in via indiretta, per cui di solito non si parla di diagnosi ma di rischio cardiovascolare complessivo in ottica più ampia.
A tal proposito, oltre alla valutazione anamnestica dei singoli fattori di rischio, alcuni dei parametri misurabili sono:
- da un punto di vista laboratoristico:
- profilo lipidico
- valutazione colesterolo LDL
- valutazione colesterolo HDL
- valutazione colesterolo totale
- profilo glucidico
- glicemia a digiuno
- emoglobina glicata
- profilo lipidico
- da un punto di vista di imaging:
- ecocolordoppler (un’ecografia mirata allo studio del cuore o dei grossi vasi)
- da un punto di vista funzionale:
- elettrocardiogramma (ECG)
L’aterosclerosi cause e conseguenze. La diagnosi a Napoli
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Dr Giuseppe Lavecchia – Specialista in Cardiologia
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