Trombosi venosa superficiale e profonda, differenze

Trombosi venosa superficiale e profonda, quali sono le differenze?

La trombosi venosa è una patologia caratterizzata dalla formazione di coaguli di sangue all’interno delle vene. Questo fenomeno può verificarsi sia nelle vene superficiali, appena sotto la pelle, che nelle vene profonde, situate all’interno dei muscoli.

Sebbene entrambe le forme di trombosi condividano alcune caratteristiche comuni, come la presenza di un coagulo di sangue, le loro implicazioni cliniche, i fattori di rischio e le strategie di trattamento possono differire significativamente.

Trombosi venosa superficiale e profonda

La trombosi venosa superficiale (TVS) si verifica nelle vene situate in prossimità della cute, più frequentemente negli arti inferiori. Questa condizione è generalmente meno grave rispetto alla trombosi venosa profonda (TVP), che coinvolge invece vasi più grandi che passano per i muscoli delle gambe o delle cosce.

La TVP è una condizione clinicamente rilevante a causa del rischio di distacco del coagulo, che viaggiando attraverso il sistema venoso può arrivare fino ai polmoni e causare un’embolia polmonare, una situazione di emergenza medica.

Quali sono le differenze

Le principali differenze tra trombosi venosa superficiale e profonda riguardano la localizzazione, la gravità, e il rischio di complicanze.

La TVS interessa le vene superficiali e raramente determina complicanze gravi, mentre la TVP interessa le vene profonde e può provocare conseguenze severe, come l’embolia polmonare.

Inoltre, i sintomi della TVS sono generalmente più localizzati e meno intensi, mentre quelli della TVP possono includere gonfiore significativo, dolore, e cambiamenti cutanei nell’arto colpito.

Cause della trombosi venosa superficiale e profonda

Le cause della TVS e della TVP sono simili e includono fattori che favoriscono la stasi venosa, il danno endoteliale, e l’ipercoagulabilità del sangue (noti come triade di Virchow).

Tuttavia, altri fattori specifici possono predire il tipo di trombosi. Per esempio, la TVS può essere associata a traumi locali, come una contusione o una puntura venosa, mentre la TVP è più spesso correlata a fattori come immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici recenti, o altre patologie come il cancro.

Anche l’uso di contraccettivi orali (come la pillola anticoncezionale) o la gravidanza stessa possono aumentare il rischio di entrambe le condizioni.

Dove possono verificarsi le trombosi

La trombosi venosa può verificarsi in diverse parti del corpo, ma le gambe sono le sedi più comunemente colpite.

La TVS si sviluppa spesso nelle vene superficiali delle gambe, come la grande safena, mentre la TVP tende a formarsi nelle vene profonde, come la vena femorale o la vena poplitea.

Tuttavia, la trombosi può colpire anche altre regioni (come le braccia o l’addome), sebbene questi casi siano meno comuni.

Sintomi della trombosi venosa superficiale e profonda

I sintomi della trombosi venosa superficiale includono:

  • dolore locale
  • arrossamento
  • presenza di un cordone duro e sensibile sotto la pelle, corrispondente alla vena colpita.

I sintomi della trombosi venosa profonda, invece, possono essere più evidenti e includono:

  • gonfiore dell’arto
  • dolore che peggiora con il movimento o la pressione
  • cambiamento nel colore della pelle.

Nei casi più gravi, la TVP può essere asintomatica fino a quando non si sviluppa un’embolia polmonare, che a sua volta si manifesta con difficoltà respiratorie, dolore toracico e tosse con sangue.

Diagnosi

La diagnosi specialistica di trombosi venosa, sia superficiale che profonda, inizia con la visita angiologica, durante la quale il medico esamina i sintomi e la storia clinica del paziente.

L’esame obiettivo può includere la palpazione della zona interessata e la valutazione dei fattori di rischi; tuttavia, la conferma diagnostica si ottiene solitamente attraverso l’ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti inferiori, un esame non invasivo che utilizza ultrasuoni per visualizzare il flusso sanguigno e identificare la presenza di coaguli.

Trattamento della trombosi venosa

Il trattamento della trombosi venosa varia a seconda del grado della problematica e può prevedere una terapia acuta o cronica.

Terapia Acuta

Il trattamento della trombosi venosa superficiale è solitamente meno aggressivo e può includere l’applicazione di calze elastiche, l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e l’infiammazione, e in alcuni casi l’uso di anticoagulanti.

La trombosi venosa profonda, d’altra parte, richiede una terapia più intensiva. L’utilizzo di farmaci anticoagulanti è il trattamento di elezione per prevenire l’estensione del coagulo e ridurre il rischio di embolia polmonare. In casi selezionati, può essere necessario un trattamento trombolitico o la rimozione chirurgica del coagulo.

Terapia della trombosi venosa cronica

La gestione a lungo termine della trombosi venosa si concentra sulla prevenzione delle recidive e sulla gestione delle complicanze.

Nel caso della TVP, i pazienti possono necessitare di terapia anticoagulante per diversi mesi o anni, a seconda del rischio di recidiva.

L’uso di calze elastiche a compressione graduata può aiutare a prevenire la sindrome post-trombotica, una complicanza cronica della TVP che può causare dolore persistente, gonfiore e ulcere venose.

Prevenzione

La prevenzione della trombosi venosa si basa principalmente sulla gestione dei fattori di rischio.

Misure preventive includono:

  • evitare l’immobilità prolungata
  • mantenere un peso corporeo sano
  • astenersi dal fumo di sigaretta
  • utilizzare calze a compressione durante i viaggi lunghi o dopo interventi chirurgici.

Inoltre, nei pazienti ad alto rischio, come quelli con storia di trombosi venosa o con fattori di rischio genetici, può essere indicata la profilassi anticoagulante.

È importante che i pazienti riconoscano i segni e i sintomi della trombosi e consultino tempestivamente un medico per evitare complicanze gravi.

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Bibliografia

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