Che sia meglio evitare di abbondare con il sale è ormai risaputo, ma perché troppo sale fa male al cuore?
Il motivo per cui viene dato questo consiglio per molte persone è ancora poco chiaro, il che le rende meno inclini a seguire questa esortazione.
Nei prossimi paragrafi si spiegherà quindi perché troppo sale possa fare male alla salute, in modo particolare al cuore, e come ridurlo senza che i propri pasti diventino insipidi.
Perché troppo sale fa male al cuore
Quando si parla di sale da cucina ci si riferisce ad un composto chimico chiamato cloruro di sodio, ovvero una molecola formata da cloro e sodio. Ed è proprio quest’ultimo quello da tenere sotto controllo in un’alimentazione sana.
Se da una parte infatti il sodio è un elemento importante per il funzionamento della muscolatura e dei nervi e per il corretto bilancio dei fluidi, è altrettanto vero che l’equilibrio dei liquidi del nostro corpo è molto fragile.
I reni infatti regolano la quantità di acqua da espellere ogni giorno, attraverso le urine, basandosi sulla concentrazione di sodio nell’organismo, che deve essere mantenuta entro un certo intervallo.
Ne deriva che, quando la quantità di sodio introdotta con gli alimenti è eccessiva, i reni eliminano meno liquidi per diluire maggiormente tale minerale.
Ma perchè ciò ha un impatto negativo sul cuore?
In sostanza, più acqua ritenuta nel corpo si traduce in un aumento della pressione arteriosa.
Quando questa diventa molto alta, il cuore si affatica eccessivamente per pompare il sangue nei vasi e con il tempo diventa troppo debole per funzionare in modo adeguato, portando ad una condizione detta insufficienza cardiaca, o scompenso cardiaco.
Il sale quindi è da evitare completamente?
Poichè, come si è detto in precedenza, il sodio rimane comunque un elemento importante per il buon funzionamento dell’organismo, una certa quantità è bene introdurla comunque.
Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, tale dose corrisponde a 5 grammi di sale giornalieri, che contengono 2 grammi di sodio, cioè all’incirca un cucchiaino.
Per i bambini, gli anziani e per chi soffre di patologie cardiovascolari, il quantitativo si riduce ulteriormente.
Cosa fare nella pratica per tenere sotto controllo il sale
Alcune semplici accortezze possono aiutare a ridurre la quantità di sale introdotta senza diventare maniacali.
Innanzitutto, è bene tenere presente che tutti gli alimenti confezionati o i pasti già pronti contengono in genere elevate dosi di sale, utile perchè aiuta a conservare i cibi.
Perciò, una prima soluzione può essere quella di ridurre il consumo di tali categorie di alimenti, preparando in casa i propri pasti e prestando attenzione a non esagerare con il sale.
È anche vero, però, che i sapori salati sono sempre gradevoli al palato, per cui si può ricorrere ad alcuni espedienti per dare maggiore sapidità alle pietanze.
Ecco quindi che l’utilizzo di erbe aromatiche e spezie in cucina può rappresentare un modo pratico per diminuire o sostituire il sale senza però togliere i piaceri della tavola.
Infine, in commercio esistono anche dei sali iposodici, ovvero formulazioni saline contenenti una minore percentuale di sodio, utili soprattutto a chi già ha la pressione alta o altri disturbi cardiaci in aggiunta agli accorgimenti già citati.
Perché troppo sale fa male al cuore. La prevenzione da Cardiocenter
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