L’ecocolordoppler dell’aorta addominale è disponibile a Napoli da CardioCenter sia in convenzione con il SSN che in regime privato.
Il ruolo dell’ecocolordoppler dell’aorta addominale
L’aorta è la principale arteria del nostro organismo, e con l’avanzare dell’età può essere interessata da aterosclerosi, patologia caratterizzata dalla presenza di placche ateromasiche (depositi di fibrina, colesterolo e calcio) sulla parete arteriosa.
Oltre all’età avanzata, anche altri fattori come l’ipertensione arteriosa, il tabagismo, l’ipercolesterolemia e le dislipidemie possono determinare la formazione di placche che ostacolano il regolare passaggio del sangue nei vasi arteriosi.
I pazienti a rischio dovrebbero eseguire l’ecocolordoppler arterioso (ECD), un esame semplice e non invasivo che consente di valutare la presenza di alterazioni patologiche dell’aorta addominale e di misurare il flusso di sangue che scorre al suo interno.
Cos’è l’aorta addominale?
L’aorta è il principale vaso arterioso del nostro organismo. Origina dal ventricolo sinistro del cuore e veicola il sangue ossigenato dai polmoni a tutti i distretti del nostro corpo.
Lungo il suo percorso si divide in:
- Aorta ascendente, che si dirige superiormente;
- Arco aortico, da cui originano le arterie per il capo e gli arti superiori;
- Aorta discendente, che a sua volta si distingue in aorta toracica e addominale.
L’aorta addominale ha il compito di trasportare il sangue ossigenato agli organi presenti al di sotto del diaframma. Dall’aorta addominale nascono le arterie deputate alla vascolarizzazione di:
- Organi addominali: reni, fegato, colecisti, pancreas, stomaco, intestino.
- Organi pelvici: vescica, testicoli e ovaie.
- Arti inferiori: muscoli della coscia e della gamba.
Quali sono le principali patologie dell’aorta addominale
L’aorta addominale è frequentemente colpita da aterosclerosi, patologia caratterizzata dalla presenza di placche ateromasiche (depositi di fibrina, colesterolo e calcio) sulla parete arteriosa.
La placca ateromasica ostruisce il lume arterioso (cavità interna dell’arteria) e riduce la capacità elastica della parete aumentando il rischio di sviluppare patologie quali:
- Aneurisma dell’aorta addominale: una dilatazione della parete dell’arteria pari ad almeno il 50% del suo diametro. Rappresenta un serio pericolo per la salute del paziente perché può rompersi e causare emorragia interna. L’aneurisma dell’aorta addominale molto spesso è asintomatico e viene diagnosticato durante una visita di controllo.
- Steno-ostruzione dell’aorta addominale: un restringimento del lume dell’arteria. La stenosi comporta una diminuzione della gittata di sangue ai muscoli degli arti inferiori, con riduzione dell’autonomia di marcia e della capacità di deambulazione.
Ecocolordoppler dell’aorta addominale a Napoli con CardioCenter
Cos’è l’ecocolordoppler dell’aorta addominale
L’ecocolordoppler arterioso dell’aorta addominale o ECD è un esame di diagnostica per immagini semplice e non invasivo che consente di valutare la funzionalità arteriosa utilizzando:
- L’ecografia, che permette di studiare la morfologia delle pareti arteriose, la loro motilità e la presenza di placche aterosclerotiche;
- Il doppler, che attraverso l’analisi delle immagini e dei suoni rilevati dalla sonda ecografica valuta le caratteristiche emodinamiche del flusso sanguigno.
L’ecocolordoppler fornisce immagini a colori (rosso e blu) dei flussi venosi e arteriosi ed è in grado di evidenziare le lesioni delle pareti dei vasi consentendo di valutarne con precisione l’entità.
A cosa serve l’ECD?
L’ecocolordoppler arterioso permette di valutare la parete arteriosa dell’aorta addominale e di misurare il flusso sanguigno al suo interno. Tramite l’ECD è possibile indagare:
- La presenza di placche aterosclerotiche
- Il grado di stenosi del lume arterioso
- La presenza di eventuali aneurismi
- La presenza di trombi o emboli
- Le caratteristiche del flusso arterioso.
Come si esegue l’ecocolordoppler dell’aorta addominale
È un esame semplice e non invasivo. Per svolgere l’ECD il medico applica un gel sulla parete addominale del paziente e appoggia la sonda ecografica, strumento che tramite gli ultrasuoni consente di studiare gli organi sottostanti.
Il medico osserva sul monitor le immagini rilevate dalla sonda, valuta la presenza di alterazioni e può stampare delle istantanee che verranno poi inserite nel referto.
Lo svolgimento dell’esame richiede circa 15-20 minuti.
Preparazione all’ecocolordoppler dell’aorta
L’ecocolordoppler dell’aorta addominale consente di visualizzare l’aorta addominale tramite l’utilizzo di ultrasuoni. L’aorta addominale si localizza nella parte più profonda della parete addominale, sotto il tessuto adiposo e le masse intestinali.
Per garantire una visione ottimale è opportuno che il paziente si presenti in sede d’esame con l’intestino libero da feci e gas. Il paziente che si appresta a svolgere l’ECD deve:
- seguire una dieta povera di fibre (frutta, verdura e legumi) nelle 24 ore precedenti l’esame
- osservare digiuno completo ed evitare bibite gassate nelle 6-8 ore precedenti l’esame.
Chi può effettuare l’ecocolordoppler dell’aorta addominale
È opportuno che uomini e donne con fattori di rischio per patologia aterosclerotica svolgano l’ECD. Sottoporsi all’ecocolordoppler è infatti l’unico modo per individuare precocemente la presenza di placche ateromasiche che spesso sono asintomatiche.
L’esame deve essere ripetuto nel tempo per diagnosticare precocemente eventuali alterazioni arteriose.
Rischi e controindicazioni dell’EDC
L’ecocolordoppler dell’aorta addominale è un esame completamente sicuro perché, a differenza della radiografia e della TAC, non utilizza radiazioni ionizzanti ma si serve di ultrasuoni.
Può essere svolto da tutti i pazienti che lo richiedono e non presenta controindicazioni, ad eccezione delle donne in gravidanza.
L’esame può essere tuttavia di scarso valore diagnostico in pazienti obesi e con cicatrici addominali.
Ecocolordoppler dell’aorta addominale a Napoli
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Dr Giuseppe Lavecchia – Specialista in Cardiologia
Dr Maurizio Lombardi – Specialista in Angiologia
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