Elettrocardiogramma ECG a Napoli
L’elettrocardiogramma o ECG è disponibile a Napoli da CardioCenter sia in convenzione con il SSN che in regime privato.
Il ruolo dell’ECG nella diagnosi delle patologie cardiache
L’elettrocardiogramma, spesso abbreviato come ECG, rappresenta il primo approccio diagnostico che viene
utilizzato nello studio della patologia cardiaca.
Rapidità di esecuzione, profilo di assoluta sicurezza e non invasività sono le caratteristiche salienti dell’esame al quale il paziente può sottoporsi anche in caso di approfondimenti per sintomatologia di poco conto.
L’ECG viene eseguito utilizzando uno strumento che analizza e registra le correnti elettriche passanti
attraverso il corpo del paziente e per farlo è ad esso collegato tramite degli elettrodi usa e getta simili a degli
adesivi.
La refertazione da parte del cardiologo è pressoché immediata e fornisce in poco tempo una grande quantità
di dati circa l’attività elettrica del cuore e di conseguenza sul suo stato di salute.
Cos’è l’elettrocardiogramma
L’elettrocardiogramma è una tecnica diagnostica che si basa sulla misurazione delle variazioni di potenziale
elettrico dovute ai fenomeni di depolarizzazione e ripolarizzazione del tessuto cardiaco.
L’attività elettrica di un organo apparentemente piccolo come il cuore viene trasmessa lungo la superficie dell’intero corpo, e l’apposizione degli elettrodi-registratori su specifici spot consente di misurarne le deflessioni su più assi.
L’utilità pratica della registrazione dei campi elettrici sta nel fatto che essi rispecchiano la conducibilità del
tessuto, e di fatto il suo stato di salute: un miocardio danneggiato da eventi ischemici, come ad esmpio nel classico infarto, è un miocardio che presenta alterazioni elettriche caratteristiche e ben distinguibili.
A cosa serve l’elettrocardiogramma
L’esecuzione dell’elettrocardiogramma nella sua forma classica fornisce un’istantanea sullo stato di salute ed
in parte sull’anatomia cardiaca; nel lasso di tempo in cui l’elettrocardiografo rileva il campo elettrico vengono
registrati molti parametri utili alla diagnosi, da quelli più semplici come il ritmo a quelli più complessi come
la durata della ripolarizzazione o altri valori di ambito specialistico.
Eseguire un elettrocardiogramma può consentire di approfondire:
- Se sono presenti aritmie cardiache, ossia se il ritmo cardiaco è sinusale o meno;
- Se il cuore batte a ritmo eccessivamente sostenuto (tachicardia) o viceversa (bradicardia);
- Se si sta verificando o se si è verificato un danno ischemico del tessuto miocardico (infarto);
- Se è sospettabile una condizione di sofferenza coronarica dovuta al loro restringimento o alla loro ostruzione (coronaropatia);
- Se vi è la presenza di alterazioni anatomico-strutturali del cuore e delle sue cavità (atri e ventricoli), quali ad esempio:
- cardiomiopatia dilatativa
- cardiomiopatia ipertrofica
- ipertrofia ventricolare sinistra
- cuore ingrandito (cardiomegalia);
- Se vi sono esiti di una precedente patologia ischemica infartuale;
- Se sono presenti patologie cardiache determinate da alterazioni nella conduzione elettrica come la sindrome del QT lungo;
- Per valutare se il pacemaker funziona a dovere nei soggetti che ne sono portatori;
- Se la terapia assunta per una patologia cardiaca nota sta agendo in modo efficace ed adeguato.
Come si esegue l’elettrocardiogramma o ECG
L’elettrocardiogramma inizia facendo spogliare il paziente, che si stenderà in una posizione comoda su di un lettino orizzontale. Un assistente del cardiologo valuterà il posizionamento degli elettrodi e nel caso fosse presente una quantità eccessiva di pelo procederà alla rasatura (tricotomia) poichè questa condizione potrebbe inficiare l’esito dell’esame.
Gli elettrodi vengono posizionati sul torace, sulle braccia e sulle gambe in numero di 12 o 15. Si tratta di
piccole placchette adesive usa e getta simili a cerotti che non producono alcun tipo di scossa, né sono
potenzialmente nocive.
Viene quindi avviato l’elettrocardiografo e si registrano solitamente per 10 secondi gli impulsi con un
software apposito. Durante la registrazione dei dati è fondamentale che il paziente sia rilassato, non parli e
tenga chiusi gli occhi.
L’ECG dura complessivamente pochi minuti, ed è completamente indolore.
L’elettrocardiogramma può provocare effetti collaterali?
L’elettrocardiogramma non provocare assolutamente effetti collaterali. L’unico inconveniente che può al massimo risultare vagamente fastidioso è la rimozione degli elettrodi, che può strappare qualche pelo e determinare un lieve arrossamento nei pressi dalla zona interessata.
L’elettrocardiogramma o ECG a Napoli
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Dr Giuseppe Lavecchia – Specialista in Cardiologia
Dr Maurizio Lombardi – Specialista in Angiologia
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