Reflusso gastro-esofageo e palpitazioni cardiache: esiste un legame?
Cosa sono le palpitazioni cardiache
Quelle che il paziente definisce palpitazioni possono essere descritte come una sensazione di mancanza a livello toracico, come se il proprio cuore avesse saltato un battito della regolare successione (ritmo sinusale).
Esse possono verificarsi sia durante l’attività fisica che durante il riposo e hanno una lunga serie di cause che ne rende difficile la diagnosi differenziale.
Palpitazioni cardiache e Reflusso gastro-esofageo
La malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE), anche conosciuta come semplice reflusso acido, può influenzare il ritmo cardiaco causando palpitazioni e costrizione a livello toracico, a causa dell’attivazione dei recettori del dolore nella regione mediastinica.
Ma il reflusso gastrico può anche essere alla base di palpitazioni cardiache?
La risposta in un certo senso è sì, anche se in realtà la palpitazione di per sé non è legata alla genesi di questo fenomeno in senso stretto.
Si può trattare piuttosto di una conseguenza della MRGE, che a causa dell’accumulo di gas all’interno dell’esofago può determinare la comparsa delle palpitazioni.
Cause e fattori di rischio delle palpitazioni
Come già affermato, è alquanto improbabile che il reflusso acido di per sé determini la comparsa di palpitazioni; tuttavia, alcuni sintomi di accompagnamento alla malattia da reflusso (come una sindrome ansiosa) possono essere collegati alla genesi di piccole aritmie.
Sono tutte possibili cause di palpitazioni:
- Reflusso gastro-esofageo
- L’abuso di caffeina
- L’assunzione di nicotina attraverso il fumo di sigaretta o sigaretta elettronica
- La febbre
- Lo stress psicofisico
- Uno stato di forte stanchezza fisica
- Cambiamenti nell’assetto ormonale
- L’assunzione di terapie contenenti stimolanti, quali rimedi per il raffreddore o farmaci per l’asma.
Sono invece fattori di rischio per l’insorgenza di palpitazioni:
- Gli stati anemici
- Gli stati di ipertiroidisimo
- Gli stati patologici a carico delle valvole cardiache o del cuore in senso stretto
- La gravidanza
- Una storia clinica famigliare di cardiopatia.
Reflusso e palpitazioni cardiache, come approfondire la diagnosi
Le palpitazioni possono essere approfondite da un punto di vista clinico iniziando con un esame obiettivo cardiaco completo (la classica visita cardiologica).
Attraverso l’auscultazione con lo stetofonendoscopio, il Medico può infatti valutare la presenza di aritmie.
Qualora la sintomatologia non si presenti nel corso della visita medica o nei casi in cui il Cardiologo ritenga necessario approfondire la condizione scatenante, possono rendersi necessari alcuni esami diagnostici.
Elettrocardiogramma (ECG)
L’elettrocardiogramma è un esame non invasivo che consente di registrare e misurare l’attività elettrica cardiaca attraverso una serie di elettrodi attaccati al paziente per mezzo di semplici adesivi.
Il Medico cardiologo produrrà un referto del tracciato registrando, valutandone l’andamento e le eventuali variazioni patologiche.
Monitoraggio elettrocardiografico secondo Holter
Il monitoraggio elettrocardiografico secondo Holter, spesso abbreviato dai pazienti come “Holter”, consiste in una registrazione del tracciato elettrocardiografico sull’intero arco delle 24 ore.
I vantaggi di tale metodica sono evidenti: l’esame non valuta solamente pochi secondi di registrazione che potrebbero celare episodi sporadici, ma l’intera giornata in tutte le sue sfaccettature (tra cui il momento del sonno o quelli di sforzo fisico).
Ecocardiogramma o Ecografia Cardiaca
L’ecocardiogramma è un esame non invasivo che attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni consente la visualizzazione delle principali strutture cardiache in movimento: attraverso questa tecnica è possibile ad esempio evidenziare vizi anatomici valvolari o problematiche nella contrattilità del muscolo.
Si tratta di un esame indolore che non richiede alcuna preparazione e viene svolto in circa mezz’ora di tempo.
Diagnosi e trattamento delle palpitazioni da CardioCenter a Napoli
Da CardioCenter a Napoli è possibile eseguire gli esami di cardiologia e angiologia, sia in convenzione SSN che in regime privato. Fanno eccezione la Visita Angiologica e la Scleroterapia che si eseguono solo privatamente.
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Dr Giuseppe Lavecchia – Specialista in Cardiologia
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